HeartMath: Lo scopo del Cuore
“La porta verso la soddisfazione è nel tuo cuore. Quando si utilizza l’intelligenza del cuore per spostare l’attenzione e dirigere il flusso delle emozioni, si acquisisce l’abilità di generare ed attrarre la propria realizzazione. Il desiderio cessa ed è sostituito dall’apprezzamento.”
HearthMath fu fondata da Doc Childre nel 1991 per aiutare gli individui, le organizzazioni e la comunità globale ad incorporare l’intelligenza del cuore nelle esperienze di vita quotidiane. Lo fa connettendo il cuore e la scienza in modi che danno il potere alle persone di ridurre enormemente lo stress, costruire la resilienza, sbloccare la propria guida intuitiva per fare scelte migliori. Lo scopo è quello di diffondere la storia di HeartMath al fine di ispirare gli altri per creare un mondo maggiormente connesso con il cuore.
Fin dalla nascita di HeartMath, è in corso lo sviluppo e la diffusione di strumenti e tecnologie pratici ed efficaci, frutto di ricerche che permettono alle persone di allinearsi e connettersi al proprio cuore, mente ed emozioni per produrre risultati trasformanti, tutto fluisce maggiormente con meno stress. I loro prodotti e servizi sono creati per rafforzare le persone, migliorare le loro esperienze di vita e far emergere la loro parte migliore in ambito personale, sociale e professionale. Dirk Terpstra di SoulLove.com, ha intervistato il vice Presidente Howard Martin per conoscere qualcosa in più sull’influenza del cuore.
Intervista ad Howard Martin
OMTimes: I cardiologi parlano della salute del cuore in un modo che non abbiamo mai sentito prima. Scienziati come Gregg Braden, Joe Dispenza e Bruce Lipton concordano sul fatto che il cuore influenza il nostro benessere spirituale e l’ex avvocato Baptist de Pape ha deciso di scrivere un libro e produrre un film intitolato La Forza del Cuore. Cosa sta succedendo Howard? Cosa sappiamo oggi che prima non conoscevamo?
Howard Martin: Beh, molte cose, Dirk. Penso stiano accadendo un paio di cose proprio adesso. Partiamo dall’inizio. Nel mondo, oggi, sta avvenendo uno spostamento della coscienza. Credo che si tratti di uno spostamento dimensionale, dove da un livello di consapevolezza tridimensionale si passa ad uno di quarta dimensione e più in alto e lo stiamo facendo in un lasso di tempo molto breve. Con un rapido calcolo, una finestra temporale di 100 anni e noi siamo proprio nel mezzo.
Parte di questa nuova coscienza è un tipo diverso di consapevolezza ed un diverso tipo di intelligenza di natura più intuitiva. In HeartMath, l’abbiamo chiamata Intelligenza del Cuore. E’ un intelligenza che racchiude in sè il tutto. Inizia a considerare le cose e le possibilità non più da una posizione egocentrica, come abbiamo fatto nelle ultime migliaia di anni. Così la spinta a pensare in grande e più agli altri è parte di ciò che sta accadendo e del perchè tutto abbia a che fare con il Cuore. Secondo me questa intelligenza è la sorgente di certe qualità emotive che sono le più rigeneranti. Le emozioni sono spesso state associate alla parola Cuore, come amore, o cura, o compassione, o perdono o non giudizio. Questi tipi di qualità emozionali sono ispirate da questa nuova intelligenza. Quando ciò accade esse entrano nelle nostre attività quotidiane e questo influenza quello che noi facciamo nel mondo, soprattutto il modo in cui ci relazioniamo con gli altri ma anche la conoscenza interiore che abbiamo di noi stessi.
Quando abbiamo iniziato in HeartMath, abbiamo compreso che per molti anni le nostre esperienze sono state influenzate da questa intelligenza. Lo scopo di HeartMath fu quello di creare un sistema semplice da poter diffondere nel mondo, che potesse essere utile e condurci attraverso questi momenti di cambiamento. Abbiamo assunto un approccio cuoricentrico. Abbiamo compreso che avevamo bisogno di costruire un ponte tra ciò che le persone percepivano intuitivamente e quello che era stato detto dalla spiritualità e la filosofia per migliaia di anni. Avevamo bisogno di un ponte che potesse fungere da base per tutto questo per portarlo nel nostro quotidiano. Abbiamo scelto la scienza, come ponte. Il motivo per il quale l’abbiamo scelta è che nella nostra società una comprensione scientifica ed empirica aggiunge potere alle credenze, che quindi diventano più efficaci. Avevamo bisogno di far diventare il Cuore reale ed avevamo bisogno di associarlo a qualcosa che fosse più comprensibile per tutti. La scienza non è mai stata creata per portare il cuore fuori dal Cuore, ma per dargli un lato empirico.
Cuore fisiologico: nel corso delle nostre ricerche abbiamo iniziato a guardare il cuore fisico. Tutti noi sappiamo che esso è uno straordinario organo cardiovascolare che pompa sangue senza sosta dalla nascita alla morte ed è la pompa più efficiente che esista. Questo è ciò che abbiamo sempre saputo del cuore, a livello fisiologico.
Con l’inizio delle ricerche e la scoperta di altre, abbiamo capito che il cuore era molto più di quello. E’ un centro di smistamento informazioni nel nostro corpo molto importante e spedisce le informazioni al cervello ed in tutto il corpo. Questa è l’informazione principale. Man mano che ci addentriamo maggiormente, saremo in grado di vedere altre cose.
Cuore neurologico: Abbiamo scoperto che esisteva una branca della medicina chiamata “neurocardiologia”. Si occupa dello studio del sistema nervoso che esiste nel cuore. Dopo quello scoperto nel cervello, esso è il nostro sistema nervoso più complesso. Spedisce informazioni al cervello grazie ad una rete neurale che nasce nel cuore. Essa continua attraverso di esso e viaggia nel mesencefalo – nel sistema limbico, dove avvengono molti processi emozionali. Prosegue oltre fino a giungere nel più alto centro percettivo del nostro cervello, chiamato neocortex. La conversazione neurologica tra cuore e cervello è sempre in atto. Quando i ricercatori osservano il traffico neurologico nel nostro corpo, vedono chiaramente che il cuore spedisce molte più informazioni al cervello di quelle che riceve da esso. Questo è solo il primo modo.
Pressione sanguigna
Quando il cuore pompa il sangue, il muscolo si contrae e crea un’onda di energia che spinge il sangue nelle vene ed arterie. L’onda della pressione sanguigna viaggia attraverso ogni singola parte del corpo poichè il sangue giunge ovunque. Essa cambia e si modula in base a come batte il cuore. La maggiore influenza avviene nell’attività cerebrale. L’attività elettrica del cervello è sincronizzata all’onda della pressione sanguigna. Viene chiamata Comunicazione biofisica.
Comunicazione biochimica
Nel 1983 il cuore è stato riclassificato come parte del sistema ormonale. Fu scoperto che esso crea una serie di ormoni. Produce, ad esempio, un ormone chiamato peptide atriale. Uno dei suoi compiti è quello di ridurre il rilascio di un ormone dello stress chiamato cortisolo. E’ stato scoperto che il cuore è il più grande produttore di un ormone molto importante chiamato ossitocina. Questa è la terza osservazione, tutte e tre sono ben documentate, ben comprese e ben studiate. La quarta osservazione è quella dove si trova l’avventura – il cuore energetico.
Il Cuore Energetico
Il cuore è un organo elettrico. Quando veniamo visitati da un medico e ci sottoponiamo ad un elettrocardiogramma (pensate al significato stesso della parola elettrocardiogramma), il medico misura il segnale elettrico prodotto dal battito cardiaco.
Il cuore è la più potente fonte di bioelettricità nel nostro corpo. Produce energia elettrica sufficiente per creare un campo elettromagnetico di 360 gradi che circonda ciascun individuo su questo pianeta. Questo campo si estende al di la della pelle ed esce nello spazio. Si estende di circa 3-4 piedi fuori dal corpo. Diventa sempre più interessante…
Non solo produciamo un campo elettromagnetico, ma questo cambia. Le frequenze ed il campo sono in costante mutamento. Chi influenza maggiormente questi cambiamenti sono le emozioni. Cambiando il nostro stato emotivo, cambiamo ciò che viene trasmesso attraverso il campo elettromagnetico del cuore. Se stiamo sperimentando emozioni come risentimento, rabbia, frustrazione o irritazione, si produce quello che viene chiamato spettro incoerente – un campo elettromagnetico molto caotico. Emozioni come quelle di cui abbiamo parlato prima, ossia avere più compassione per gli altri, attenzione o apprezzamento per le cose belle della nostra vita, o l’amore, questo tipo di emozioni cambiano il campo. Producono uno spettro più coerente.
In un certo senso, stiamo letteralmente trasmettendo le nostre emozioni attraverso il campo elettromagnetico del cuore. Credo che ci siamo molti altri campi prodotti dal cuore. Quando si inizia a guardare il campo attraverso le lenti della fisica quantistica, le regole cambiano molto. Togliamo, ad esempio, molti limiti spazio-temporali. Oggi dobbiamo guardare al campo del cuore in modo molto differente.
C’è una connessione tra noi e la fonte universale, o spirito o dio. Questi sono temi che gli scienziati stanno studiando. Stiamo osservando la connessione energetica tra tutti i sistemi viventi. Ogni cosa sul nostro pianeta produce una sorta di campo e va al di la del nostro pianeta. E’ una rete che unisce ogni cosa. Secondo me è il cuore il maggiore punto di connessione con tutte le connessioni energetiche. Questa è la nuova scienza e la nuova direzione che noi di HeartMath e altri nel mondo stiamo osservando e cercando di capire meglio. E’ parte della nuova intelligenza e si sta svelando attraverso questo spostamento dimensionale. E’ parte dell’evoluzione dell’uomo quella di comprendere le cose da una prospettiva energetica e, secondo me, il cuore svolge un ruolo centrale in tutto il processo.
OMTimes: Ralph Waldo Emerson disse:
“Essere te stesso in un mondo che prova costantemente a farti diventare qualcos’altro è il più grande successo”.
Quanto è realistico tutto ciò – provare a vivere una vita fondata sul cuore in una società che ha obiettivi e valori così differenti?
Howard Martin: La vita fondata sul cuore di cui parlo nella missione di HeartMath dice: “Stiamo cercando di creare un mondo più connesso a livello del cuore”. Questa vita non è solo morbida e appiccicaticcia. E’ intelligente, intuitiva ed ha una qualità dinamica che ci permette di prendere parte al gioco della vita con più intelligenza e compassione. Così non si tratta di qualcosa di passivo, come si pensava del cuore nel passato, non è necessariamente debole o sentimentale. Stabilisce qualcosa come la dimostrazione di avere attenzioni in un mondo che non lo fa. Non è percepito come debole, ma emerge come qualcosa di diverso. Quando riusciamo a dimostrare più cura, specialmente quando ci sono buoni motivi per giudicare, puoi osservare te stesso e riconoscere che “non voglio essere così ora, sento che questo non è il vero me, non è il miglior Howard Martin in questa situazione, cerchiamo di essere più compassionevoli”. Ora sposto la linea dove si trova la mia compassione di un paio di livelli per sostituire il giudizio. Questa è una dimostrazione del potere del cuore ed ha un forte impatto.
Hai parlato di persone che non sanno chi sono e che sono state programmate per essere qualcosa che gli altri pensano loro vogliano essere. L’unica soluzione è di entrare nel centro del proprio autentico sè ed iniziare a manifestare maggiormente questo nel proprio quotidiano. Per me, il centro del nostro sè autentico è il cuore. E’ dove si trova il nostro vero sé e la nostra sicurezza di essere il nostro vero sè. Avviene quando ci spostiamo al di la di programmi personali e sociali permettendoci di incorporare di più di quello che noi siamo davvero. E’ un processo che ha a che fare con il cuore ed è qualcosa che la maggior parte di noi sente di voler sviluppare – svelare chi noi davvero siamo.
OMTimes: Ci sono tecniche o metodi che puoi condividere con noi che potrebbero aiutare i nostri lettori ad aumentare la propria “intelligenza del cuore”?
Howard Martin: HeartMath è un sistema completo di strumenti, tecniche e metodi. Tutti supportati dalla ricerca scientifica e dalla tecnologia. Inizia con cose semplici come imparare a spostare il proprio stato emotivo. Abbiamo una tecnica chiamata Attitude Breathing. E’ una tecnica molto semplice, ma se fatta con sincerità dona molti benefici. Funziona diventando l’osservatore delle tue emozioni.
Molte persone permettono alle emozioni di correre sotto la superficie e non prestano attenzione a quali sono i loro veri sentimenti. Spesso evitiamo di identificare come davvero ci sentiamo, poiché ciò potrebbe essere doloroso. Se andiamo oltre, tuttavia, iniziamo a guardare le nostre emozioni con obiettività determinando come ci sentiamo in qualsiasi momento. Le guardiamo e vogliamo cambiarle. Il modo per farlo è scegliere un atteggiamento di sostituzione. Se mi sento frustrato e stressato, ad esempio, la sostituzione potrà avvenire con qualcosa semplice come “calmo ed in pace”. Ci focalizziamo sulla zona del nostro cuore e respiriamo in quell’area. Respirando, proviamo a sentire la sensazione del cambiamento di attitudine. Se lo facciamo per un momento, iniziamo a percepire che qualcosa inizia a cambiare. Radichiamo la nuova emozione e portiamola con noi nelle nostre attività quotidiane. Questo è un cambiamento nel nostro stato emotivo.
OMTimes: Howard, negli ultimi 22 anni hai parlato di HeartMath dicendo: “Vorrei che tutti quelli che vivono in questo momento straordinario possano sperimentare un senso di soddisfazione più ampio, sicurezza personale, salute e successo così che insieme possiamo creare un mondo più armonioso”. Cosa fa battere il tuo cuore dopo tutti questi anni?
Howard Martin: Oggi è l’apprezzamento per quello che sta accadendo nella mia vita. Una delle cose che accadono quando lo faccio è il riconoscimento che la mia vita è un’avventura senza confini. Quando metto a confronto la mia vita con quella di molti altri che hanno la mia stessa età, in quest’ultima non ci vedo molta avventura. Vivono una vita che è per loro confortevole, possono essere felici di questo, ma per me si tratta di un modo di vivere inconcludente.
Un’altra cosa che ho capito solo molto tempo dopo, è che sento un amore più profondo per le persone ed un desiderio ancora più forte di fare tutto ciò che mi è possibile per ridurre la sofferenza umana. E’ molto più tangibile e viscerale per me ora. Vedo ciò che è collegato alla sofferenza umana, (lo vedo in molti livelli differenti) e per poter essere di aiuto devo rimanerne fuori. Se mi immergo troppo in essa, il risultato non sarà molto efficace. Il mio lavoro non è mai stato quello di unirmi alle Forze di Pace. Alcuni lo fanno ed io li supporto, ma il mio lavoro non è mai stato questo. Esso deve essere fatto a partire da un luogo davvero connesso e compassionevole, non uno immerso nella sofferenza. Questo è il mio modo di servire – prenderne atto e sintonizzarmi ad esso mentre batte il mio cuore, come hai detto tu. Mi apre al desiderio di fare nella mia vita tutto ciò che posso per aiutare a ridurre la sofferenza della condizione umana che c’è oggi nel mondo.
Per connettervi con Howard Martin
HeartMath.org e HeartMath.com
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